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mercoledì 17 settembre 2008

**LOMBALGIA**

Con il termine algia vertebrale o rachialgia si indica un dolore localizzato alla colonna vertebrale. In base alla sua localizzazione il dolore viene definito:

  • lombalgia: quando interessa la regione lombare


  • cervicalgia: quando è localizzato a livello della regione cervicale


  • dorsalgia: quando colpisce la regione dorsale



Il termine lombalgia indica il sintomo e non la patologia, indica la presenza di un dolore abbinato o meno a una limitazione funzionale a livello della regione cervicale della colonna vertebrale.

Nell'80% dei casi il dolore non è dovuto a cause specifiche (patologie del rachide) ma a cause non specifiche quali posture, movimenti scorretti, stress psicologico, forma fisica scadente, sovrappeso, obesità, abuso di caffeina e nicotina.



""Ginnastica antalgica e rieducativa"" => esercizi utili per automatizare una corretta postura, esercizi per decomprimere i dischi intervertebrali, esercizi di mobilizzazione specifici per il rachide lombare, esercizi d compenso per riequilibrare il rachide lombare quando l'attività sportiva e lavorativa costringe a posizioni e movimenti che alterano la lordosi fisiologica.



RACHIDE E SUE FUNZIONI

Il rachide è formato dalla sovrapposizione delle vertebre che formano una robusta colonna centrale, tra una vertebra e l'altra è interposta una specie di cuscinetto detto disco intervertebrele.

La funzione fondamentale del rachide è quella di sostenere il tronco, il capo e gli arti superiori. (a)

La seconda funzione è quella di proteggere il midollo spinale che passa nel canale vertebrale. (b)



La terza funzione è quella di permettere la mobilità del tronco e della testa.



DISCO INTERVERTEBRALE

Il disco intervertebrale è molto importante nel determinare il dolore, quando esponiamo la nostra colonna a un carico, la pressione sui dischi aumenta e si distribuisce su tutta la loro superficie, grazie al liquido in essi contenuto.

LORDOSI LOMBARE

Vista lateralmente la colonna vertebrale non è dritta, ma presenta delle curve armoniose che le conferiscono maggiore resistenza e la capacità di ammortizzare i numerosi carichi che essa riceve quotidianamente. Esse sono la lordosi lombare, cifosi dorsale e la lordosi cervicale (curve fisiologiche).

Le 5 vertebre lombari formano una curva a concavità posteriore chiamata lordosi, essa è una curva benefica perchè permette alla colonna di ammortizzare i numerosi carichi quotidiani. Infatti quando si ha la giusta lordosi lombare la pressione si distribuisce in modo uniforme su pilastro anteriore (disco e corpo vertebrale) e sul pilastro posteriore (faccette articolari).

In questo modo la colonna è più solida ed è capace di sopportare senza problemi pressioni anche elevate. La posizione in cui la colonna conserva la lordosi vieni definita posizione neutra perchè costituisce la posizione intermedia di equilibrio tra la flessione e l'estensione. Il nucleo polposo non viene spinto nè posteriormente (flessione) nè anteriormente (estensione).

ALTERAZIONI DELLA LORDOSI LOMBARE

Posture e movimento in flessione

Quando la colonna lombare si flette, perde la fisiologica lordosi, o addirittura assume un atteggiamento di cifosi. Si ha così una cattiva distribuzione della pressione, aumenta sul pilastro anteriore, sul corpo vertebrale e sui dischi intervertebrali. Lo spazio tra i corpi si riduce anteriormente e aumenta posteriormente e il nucleo polposo viene spinto all'indietro mettendo in tensione le fibre posteriori dell'anello fibroso.

In questa posizione il rachide lombare è più instabile, meno resistente meno capace di sopportare pressioni. Le posizioni di flessione (lavarci, vestirci, chi fa sport) vengono definiti scorretti perchè viene alterata la fisiologica lordosi essa si rettifica o peggio si inverte in atteggiamento di cifosi lombare.

Quando le posture scorrette sono mantenute per brevi periodi non provocano danni ne lombalgia, se invece sono mantenute per tempi prolungati possono scatenare un dolore alla schiena: un messaggio intelligente di allarme della colonna che evidenzia il suo disagio in questa postura di alterato equilibrio. Essa, avendo accumulato una tensione statica esprime il bisogno di cambiare posizione per riequilibrarsi.

La lombalgia di origine posturale è localizzata esclisivamente a livello della regione lombare, il soggetto che ne soffre non presenta alcuna alterazione nè deformità a livello del rachide, pertanto non è necessario che frequenti una palestra di ginnastica correttiva ma è sufficiente che prenda coscienza delle poture scorrette e impari a usare correttamente la colonna nelle posizioni e nei movimenti quotidiani.

Protusione ed ernia dei dischi intervertebrali lombari

Nel soggetto sano, finchè il disco intervertebrale è intatto, il nucleo discale, dopo essersi spostato all'indietro nel movimento di flessione, si riposiziona in avanti nel movimento di raddrizzamento del tronco. Ma quando le fibre dell'anello fibroso sono degenerate , le continue e brusche sollecitazioni che spingono indietro il nucleo discale possono impedire il suo riposizionamento in avanti, determinando uno spostamento persistente che può essere solo una sporgenza (protusione) o una vera e propria estrusione (ernia).

Meccanismo di produzione dell'ernia discale in 3 tempi:

  1. il soggetto si curva in avanti per raggiungere il peso, il nucleo del disco viene spinto all'indietro.


  2. nel momento in cui si afferra il peso e si trasmette la pressione sul disco in modo asimmetrico, alla posizione dannosa e al peso dell'oggetto si aggiunge la contrazione dei muscoli spinali, l'impegno muscolare è così intenso da provocare una pressione più elevata del peso sollevato (10kg => pressione sui dischi 340 kg).

  3. nel momento in cui il tronco si raddrizza la pressione, elevata e mal distribuita determina la protusione o l'ernia del disco (sporgenza del materiale discale al di là del margine periferico del disco, delimitato dai margini dei corpi vertebrali contigui).
Protusione discale: indica la sporgenza, la prominenza del materiale discale che resta contenuto da un anello fibroso intatto.



Ernia: quando il nucleo polposo del disco non è più contenuto nell'anello fibroso ma ne fuoriesce.

L'ernia una volta oltrepassati i limiti dell'anello fibroso, può essere contenuta dal legamento longitudinale posteriore in questo caso si parla di ernia contenuta. Se invece l'ernia è più invasiva e oltrepassa anche il legamento longitudinale posteriore (espulsione translegamentosa) e può perdere qualsiasi contatto con il disco originario (frammento discale sequestrato). In altri casi l'ernia dopo aver raggiunto il legamento longitudinale posteriore, può scivolare sia verso l'alto sia verso il basso (ernia migrante sottolegamentosa).



In presenza di protusione discale o di ernia contenuta il materiale discale si limita a raggiungere il legamento longitudinale posteriore, e la messa in tensione delle fibre nervose di questo legamento determina un dolore lombare( lombalgia centrale).

Se invece l'ernia è più invasiva comprime un nervo rachideo e diventa causa di algia radicolare, cioè il dolore raggiunge l'arto inferiore irradiato dal nervo compresso (lombosciatalgia).

La protusione o l'ernia discale si verificano più frequentemente a livello degli ultimi dischi lombari, quelli situati alla 4-5 vertebra lombare e il sacro. L'ultimo disco è soggetto a maggiore usura sia perchè sopporta il peso di tutta la parte superiore del corpo sia perchè si trova a livello della cerniera lombosacrale, dove la parte mibile della colonna si unisce a quella rigida (osso sacro) in questo caso la lesione discale può provocare un alombosciatalgia.



Aumantando l'entità dell'ernia il dolore raggiunge anche la regione posteriore della coscia e il polpaccio, quando l'erniazione è più grave il dolore raggiunge anche il piede. La presenza dell'ernia discale può provocare non solo lombalgia ma anche segni di compressione della radice nervosa, cioè alterazioni dei riflessi, della forza, della sensibilità a livello dell'arto inferiore, nella'area corrispondente all'emergenza dl nervo irritato.

Quando l'ernia si verifica a livello del 3° discolombare tra la 3° e la 4° vertebra si ha una lombocruralgia cioè il dolore si irradia sulla regione anteriore della coscia.



E' segno di miglioramento il fatto che il dolore percepito lateralmente (fianco sx o sin) o distalmente dal centro della colonna (sull'arto inf) si sposti in una posizione più centrale o comunque più vicina alla colonna. Questo criterioè utile perchè ci permette non solo di classificare la sindrome del paziente, ma anche di formulare un idoneo programma rieducativo e poi di verificare la sua efficacia o la necessità di apportare variazioni:

  • il dolore si sposta verso il centro, verso la regione lombosacrale, esprime un miglioramento, è segno che il diso sta riducendo il suo effetto compressivo sulle strutture nervose.


  • il dolore si sposta verso la periferia, in direzione del piede, è segno di un peggioramneto, di un aumento della lesione discale.

La mancanza della lordosi lombare è una condizione che rende il rachide lombare più delicato, instabile, meno resistente meno capace di sopportare le pressioni quotidiane, è fondamentale:

  • evitare le posture e i movimenti ch che costringono il rachide lombare in flessione.


  • eseguire con dolcezza e gradualità gli esercizi utili a mobilizzare il rachide lombare in estensione per ripristinare la funzionalità.

(spondilolisi=> frattura dell'istimo vertebrale) mov.estensione

(anterolistesi=> consguente scivolamento in avanti di una vertebra su quella sottostante) mov. estensione

Quando la lombalgia insorge in conseguenza di posture e movimenti che accentuano la lordosi normalmente è utile eseguire gli esercizi di mobilizzazione e di rilassamento del rachide lombare in flessione.





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